[cataloghi][interviste][bibliografia][vita][archivio video][progetti non realizzati - opere pubbliche][archivio edizioni][opere su carta][contatto][Home]
readywaste
- 01.08.2016/25.08.2016
Installazione pubblica temporanea nel padiglione di vetro del teatro Volksbühne
nella piazza di Rosa Luxemburg a Berlino centro. In collaborazione con listituto
di sessuologia dellospedale Chatitè di Berlino, diretto
dal prof. Klaus M. Beier, nellambito del progetto "Präventionsprojekt
Dunkelfeld" -"Kein Täter werden" (progetto di prevenzione
campo oscuro non farti colpevole). Management del progetto: Manuela Lintl,
Hannes Giesler, Jens Wagner
Stampa (selezione
- in tedesco): pdf - rbb;
rbb24;
rbb
Kulturradio 01; rbb
Kulturradio 02; taz;
Berliner
Woche; Pressespiegel;
bz
Costantino Ciervo
(testo conferenza stampa)
Noi qui discutiamo di ciò
che produce il male. Ma che cos'è il male? Non bisogna essere particolarmente
filosofi per affermare che tutto ciò che ti rende libero (e quindi anche
la libertà nel praticare il proprio tipo di sessualità) non può
e non deve nuocere e recare danno al tuo prossimo. Io sapevano filosofi greci
antichi come Pittaco (650-570 a.C.), Talete (640/25-547 a.C.), Isocrate (436-338
a.C.), Epitteto (50/55- 120/130 d. C). Lo sapevano i profeti delle grandi religioni
occidentali e orientali. Nel "Dhammapada, testo del Canone buddhista :
"Colui che mentre cerca la felicità, opprime con la violenza altri
esseri che pure desiderano la felicità, non raggiungerà la felicità
per questo"; nell'ebraismo del celebre rabbino Hillel : "Non fare
agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te: questa è tutta
la Torah. Il resto è commento"; Nei vangeli di Matteo e luca : "Tutto
quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa
infatti è la Legge ed i Profeti"; Nel Corano secondo le parole di
Maometto : "Aheb li akheek ma tuhibu li nafsik, che può essere tradotta
come "Desidera per il tuo prossimo ciò che desideri per te stesso";
Nel Confucianesimo: "E' perdono. Ciò che non vuoi sia fatta a te,
non farlo agli altri" (lun yu 15,23) .
Questa regola di saggezza è tanto più vera se colui che subisce
il danno, la vittima, è impossibilitato a difendersi da chi gli provoca
un danno. È per questo motivo che le violenze e i danni provocati ai
bambini, che non possono difendersi, sono quelli tra i più aberranti.
Soprattutto se questi, i danni, restano per tutta la vita. Il male è
quindi il fare danno agli altri e se il danno è irreparabile, e cioè
resta per tutta la vita, allora possiamo anche parlare di un "male assoluto".
Nel fenomeno della pedofilia siamo di fronte ad un male assoluto. Nell'era digitale
della globalizzazione e dell'informazione circolano nel web miliardi immagini
di bambini che sono abusati sessualmente. È nei fatti che milioni e milioni
di adulti maschi ne fanno uso. Molti di questi bambini sono e saranno marchiati
per sempre nella vita nel convivere con un trauma psicologico che in alcuni
casi oltre a determinare il danno indelebile nella vittima, conduce addirittura
al suicidio. Non è raro che l'abuso sessuale si trasformi nella sua dinamica
in una eliminazione fisica del bambino abusato: omicidio .
Uno dei problemi principali per affrontare il problema è che anche se
cancelliamo un immagine o oscuriamo un sito dalla rete pedofila , questa rimarrà
presente, poiché le possibilità di specchiare e riprodurre l'immagine
digitale sono pressoché impossibili da eliminare per sempre.
Quando il Professor Beier mi ha chiesto in qualità di artista , di dare
un mio contributo nel lavoro per la prevenzione di quest'odioso e pericoloso
fenomeno, non ci ho pensato neanche un attimo e ho accettato subito. Forse anche
perché oltre ad essere un artista impegnato sono anche un padre di due
figli, di cui uno in età adolescenziale.
L'idea di base è stata subito quella di lavorare con il materiale ricavato
dalla distruzione dei CD e Dvd che i pazienti dell'istituto danno volontariamente
ai medici e agli psicologi dell'istituto per "Sexualwissenschaft und Sexualmedizin
der Charité di Berlino" per poi essere distrutti con una macchina
distruggi dati.
L'atto di distruggere i cd e i dvd contenenti immagini pedofili è un
momento importante della terapia perché mette al centro del processo
terapeutico di prevenzione il liberarsi con un atto di distruzione di ciò
che distrugge gli altri e alla fine anche se stessi.
Certo che una macchina da ufficio distruggi dati ha solo valore simbolico perché
il fenomeno è diffusissimo nella società e nel mondo, ma purtroppo
esso non è valutano nella sua reale e drammatica dimensione: questo per
pudicizia, per incompetenza e ignoranza, per mancanza di volontà, per
sottovalutazione, per rimozione.
All'inizio ho pensato di lavorare con modeste quantità di questo materiale
per inserirlo in scatole di plexiglas trasparente e farne da sottofondo per
mostrare un video sull'argomento. Ma poi mi sono reso conto, anche attraverso
le discussioni scaturite dai vari incontri di lavoro avvenuti nella fase di
preparazione del progetto con il professor Beier e i suoi collaborati del team
scientifico Jenns Wagner e Hannes Gießler, che ci sarebbe stato bisogno
di un impatto visivo maggiore e inequivocabilmente più preciso.
Avendo a disposizione un padiglione fatto di vetro e ferro, sostanzialmente
quasi tutto trasparente che si affaccia su una delle piazze più conosciute
e pubbliche di Berlino, dove si trova uno dei teatri più politici e impegnati
con tradizione popolare come Il "Volksbühne" , ho pensato di
esporre molto semplicemente al suo interno su una guaina rossa che funge da
tappeto una cumulo di "rifiuti" fatto di 800 kg di cd e dvd macinati
e tritati. Siccome si tratta di un materiale in parte molto lucido e colorato
l'ho illuminato con due fari da teatro in modo da evidenziarne l'effetto dovuto
alla sua molteplicità di riflessi di luce. Un cumolo che ogni settimana
cresce di 50 kg per raggiungere alla fine del mese il peso complessivo di una
tonnellata. Ho pensato inoltre che per rendere chiara l'idea che qui si tratta
di materiale che deve essere distrutto, di mostrare in vetrina un video collage
di riprese fatte soprattutto su macchine industriali molto potenti che macinano
materiali di scarto. Chiaramente qui ci troviamo di fronte ad un'operazione
simbolica poiché solo una piccolissima parte dei cd/dvd distrutti proviene
direttamente dai pazienti trattati dall'istituto di prevenzione, - inoltre i
CD/DVD sono ormai stati sostituiti dale chiavette USB.
Il messaggio quindi dovrebbe essere chiaro: 1) l'abuso sessuale sui minori va
prevenuto; 2) il problema è di grande dimensioni; 3) la prevenzione ha
bisogno della sensibilizzazione dell'opinione pubblica in modo da sostenere
i progetti di prevenzione.