Costantino Ciervo

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Synchronis/Asynchronis, 2013

Videoscultura a 3 canali video sincronizzati tra loro -
Materiali: Acciaio inox specchiante, monitor, mini computer, hub (Local Area Network).
Misure: 186,5 x 45 x 18,5 cm.


Affermare che il principio fondamentale è quello che il pensiero (il soggetto) è inevitabilmente dissociato dal corpo (l’oggetto), ha solo senso se si presuppone il suo contrario, e cioè che il fondamento della realtà si basa sull’unità tra il soggetto e l’oggetto.
Così risponde, pressapoco, Martin Heidegger, nelle sue “Anmerkungen” del 1919/21 a Karl Jasper, l’autote della teoria dell’inconciliabilitá tra soggetto e oggetto..

Venticinque anni dopo, dall’altra sponda della tradizione filosofica, Theodor W. Adorno sentenzia, in “Minima Moralia”, la famosa frase: "Es gibt kein richtiges Leben im falschen” (non c’è nessuna vita giusta in quella sbagliata).

Un ragazzo, vestito in modo semplice, di circa dieci anni di età, si presenta, a grandezza naturale, diviso in tre sezioni video: in alto la testa; al centro il torso. Le braccia e le mani; in basso le gambe e i piedi. Le scarpe poggiano su un pavimento grigio, il resto del corpo ha come sfondo il bianco e il blu di un cielo leggermente nuvoloso. Il giovane attore regge tra le mani alcuni fogli, e dopo un breve momento di immobilità, comincia a girare lentamente in senso orario su se stesso. Sebbene le tre parti del corpo si muovono contemporaneamente, esse non combaciano. La posizione della testa non corrisponde a quella dei piedi e quest’ultima, a sua volta non segue esattamente quella del torso.
Il giovane protagonista, mentre gira, legge dal mazzetto di fogli una serie di passaggi teorici estrapolati dal famoso libro dell’economista Milton Friedman “Capitalism and Freedom”. Friedman, Premio Nobel, morto all’età di 94 anni nel 2006, è stato il più influente teorico del liberismo economico della storia recente.
A ogni lettura di un aforisma, il giovane lascia cadere sul pavimento il foglio di carta su cui esso è riportato. Nell’installazione video si manifesta un’incongruenza spazio temporale: mentre la caduta dei fogli sembra avviene in modo realistico e naturale, essa si contraddice totalmente alle posizioni delle parti del corpo.
Dopo l’ultimo foglio, il ragazzo si ferma in posizione frontale allo spettatore e le sezioni del suo corpo ritornano a combaciare.