Costantino Ciervo

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YOU ARE MY POWER, 2012

Videoscultura -
Materiali: proiettore a led portatile, DV PAL video, coppia di diffusori attivi, manichino a grandezza naturale in vetroresina ricoperto con circa 5,8 kg di ceci secchi, piatto in porcellana.
Animazione video (supporto tecnico: “m box bewegtbild GmbH, Berlino)
Misure: ca. 193 x 65 x 70 cm.

sotto: video e fotogrammi del film

Un manichino snodabile di una figura nuda maschile, di altezza 193 cm, la cui testa è stata sostituita da un piatto bianco di ceramica, è completamente rivestito di ceci. La mano destra sostiene un mini- beamer il cui obiettivo proietta il viso di un uomo sulla parte convessa del piatto. Nei primi due minuti del video l'espressione del volto sembra indicare una persona che segue con gli occhi lo spettatore. All'improvviso intorno al volto compare un cecio volante a forma d'insetto il cui ronzio attira l'attenzione del modello che dopo averlo seguito con gli occhi, con un gesto da "camaleonte", lo acchiappa con la lingua per poi subito inghiottirlo, dopodiché pronuncia con voce decisa e sicura la frase "you are my power" (tu sei il mio potere). Dopo alcuni secondi compare il secondo cecio e la scena si ripete di nuovo. A questo punto, dopo un breve momento, durante il quale l'attore mostra una maliziosa soddisfazione, compare sulla scena uno sciame di ceci il cui volo di gruppo sembra avere l'obiettivo di studiare il pericoloso "predatore". L'uomo, che segue sempre con crescente preoccupazione lo sciame, nota meravigliato, il formarsi davanti a sui occhi di uno strano posizionamento degli stessi, i quali all'improvviso, sferrano un attacco gettandosi tutti in volo nella bocca ( che nel frattempo per la meraviglia era un po' aperta) del modello. Quest'ultimo, quasi affogando, riesce a sputarne a coppi di tosse , 3 o 4, ma il resto sembra essere proprio entrato nel suo corpo (forse per devastarlo?), e questo per alcuni lunghi secondi. Dopo un momento di suspense l'uomo apre la bocca ei ceci contemporaneamente, escono da essa, dalle narici e dalle orecchie per poi andare definitivamente via. A questo punto l'espressione del modello passa da quella di un uomo sicuro e soddisfatto, a quella di un essere svuotato e in stato di shock .
L'opera tematizza il potere nel senso di dominio e ribellione. I ceci potrebbero indicare la "moltitudine" (la popolazione - e non più il popolo) che riveste, protegge, legittima il dominio del "principe" (inteso nel senso della governance); allo stesso tempo, qualora venisse a mancare il consenso, i ceci (la pololazione) in qualità di "potenza" in quanto molteplicità potenzialmente organizzata, potrebbero ribaltare i rapporti di forza.