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2004 Galerie Vostell, Berlino - |
"PROFIT", 2004 *
Installazione e performance
Materiali: 9 microprocessori,
4 segreterie telefoniche, 9 CD player, 4 microfoni, 9 altoparlanti, relè,
9 sfere di plexiglas trasparente, 1 atlante geografico del 1989 distrutto in
strisce, 9 motori, 9 sensori, truciolato, 18 tavoli, 19 sedie, fogli di formato
A4 con nomi dei titoli dei più importanti indici di borsa dei 5 continenti
del mondo.
Misura totale dell'opera: variabile - Macchina da scrivere: ca. 32 x 48 x 35
cm. - Tavolo: 54 x 78,5 x 44 cm. - Sedia: 30 x 84 x 33,5 cm.
L'installazione/performance
"PROFIT" è un ulteriore sviluppo del lavoro "EMPIRE"
realizzato nel 2003 ed esposto a Madrid nella galleria Vostell.
L'installazione/performance si presenta nello spazio della galleria Vostell
di Berlino come una matrice costituita da due file parallele di nove semplici
tavoli di truciolato con rispettive sedie. Nella prima fila, quella rivolta
verso la parete, su ogni tavolo è disposta una vecchia macchina da scrivere
predisposta di un microprocessore programmato a battere ad intervalli una sequenza
di quattro lettere su una sfera trasparente rotante nel cui interno s'intravedono
frammenti di carta di un atlante geografico.
Di queste nove macchine da scrivere cinque emanano un miscuglio di discorsi
politici e notiziari di borsa trasmessi dalle tv satellitari in relazione agli
avvenimenti bellici, politici ed economici che si sino succeduti dopo 11 settembre
2001. Altre quattro macchine da scrivere munite di microfono registrano e ripetono
continuamente quello che "sentono" nello spazio a loro circostante.
Nella seconda fila, quella rivolta verso il pubblico, su ognuno dei nove tavoli giace una pila fra i 30 e 250 fogli di carta formato A4. Ogni pila riguarda uno degli indici di borsa fra i più importanti a livello globale (per esempio: DOW JONES 30). Su ogni foglio è stampato un nome di una multinazionale rappresentata nel listino dell'indice (per esempio: MCDONALDS CORP.). I nomi e quindi i fogli sono ordinati in ordine alfabetico. Ai piedi dei tavoli è posto un "distruttore di documenti". Ai tavoli siedono nove persone. Ad intervalli diversi ogni persona prende un foglio e legge ad alta voce il nome della multinazionale di turno per poi inserirlo nel "distruggi documenti". L'azione durerà fino alla completa distruzione di tutti i fogli con i nomi delle multinazionali. Durante la performance i contenitori dei "distruggi documenti" che a mano a mano si riempiranno saranno riversati sul pavimento ai piedi del pubblico.
In corrispondenza dell'installazione sono situate alle pareti tre videosculture cinetiche le cui basi sono costituite da fotografie satellitari. Ogni fotografia è stata ottenuta attraverso il "mescolamento" digitale (photoshop)di due megalopoli diverse e molto distanti geograficamente (per esempio Cairo e Bangkok). L'immagine fotografica funge da sottofondo e supporto ad una costruzione meccanica pilotata elettronicamente che oscilla continuamente. La costruzione ricorda una bilanciere, ai cui estremi sono posti rispettivamente un monitor e dei contrapesi. Il video del monitor mostra il "viaggio" sul mondo visto da una camera che scorre sulle pagine di un atlante geografico. La metà dello schermo è coperta da un'onda liquida trasparente che cambia continuamente colore.
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2006 dispar&dispari, Reggio Emilia - immagine centrale:(a sinistra Daniel Spoerri, a destra Costantino Ciervo) - Foto: © Gianni Sassi |
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2007 Fondazione Mudima, Milano - Immagine terza a sinistra: © Fabrizio Garghetti |