Costantino Ciervo
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sopra: videodocumentazione Zentrum für Kunst und Medientechnologie ZKM, Karlsruhe, 2009, Germania
a sinistra:immagine Biennale di Venezia, 1993

SENZA TITOLO, 1993

Installazione interattiva
Materiali: 64 numeri-leds, 64 obiettivi fotografici, 64 moduli da assemblaggio, pinzette, sensori, relè, campanelli elettrici, cavi, alimentatore di corrente.
Misure variabili.

Citazione: "Per comprendere il potenziale critico del discorso postmoderno, bisogna prima gettare uno sguardo sulle forme di sovranità. Il mondo della sovranità moderna è un mondo manicheista, suddiviso in una fila d'opposizioni binarie quali definiscono l'"Io e gli Altri", il bianco e il nero; il dentro e il fuori. Il pensiero postmoderno mette in discussione proprio questa suddivisione binaria. Esso fornisce importanti risorse per le lotte contro il discorso della modernità del patriarcato, del colonialismo, e del razzismo. È proprio il contesto della teoria postmoderna, l'ibridità e l'ambivalenza delle nostre culture e delle nostre identità, che mettono in discussione il principio dell'Io e degli Altri. Principi che sono alla base delle ideologie del colonialismo, del sessismo e del razzismo. Il perseverare del postmoderno sulle differenze e sulla particolarità, oppone resistenza al totalitarismo dei discorsi omologanti e delle strutture di potere. Il sottolineare delle identità dislocate e frammentarie sembrano essere il mezzo per contestare la sovranità del soggetto moderno e dello stato-nazione con tutte le sue strutture a lui collegato.
La sensibilità critica del postmoderno, in questa situazione, ci sembra particolarmente importante. Essa rappresenta una rottura (o un sintomo di rottura) all'interno della moderna sovranità". ( Traduzione libera da: Antonio Negri Michael Hardt, Empire, Die neue Weltordnung, Campus Verlag, Frankfurt/New York, 2000, pg.152)

Descrizione:
64 numeri-leds mostrano, secondo lo schema della tabella della verità di George Bool (1), 32 volte il sei e 32 volte il quattro. nell'installazione questi numeri simboleggiano, secondo le regole della logica formale, 32 volte il falso e 32 volte il vero o viceversa.
Le lenti degli obiettivi invertono l'immagine dei numeri. Il sei diventa un nove e un quattro diventa un segno grafico che ricorda la forma stilizzata di una sedia.
Nel momento che si avvicina un visitatore all'istallazione si sente il "clic/clac"dei campanelli elettrici; allo stesso tempo l'elettronica inverte tutti i valori e cambia la posizione dei numeri all'interno della tabella : il vero diventa falso e il falso diventa vero.

(1)- Il sistema binario di Georg Bool si basa sulle costanti vero (1) e falso (0) ed è la pietra miliare del linguaggio digitale.