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Concorso di arte di opera pubblica: 2014 - Caffetteria e mediateca/auditorium nel vecchio e nuovo edificio della scuola secondaria superiore "Max-von-Laue-Schule" - Intervento artistico permanente nella scuola secondaria superiore nella Dürerstraße 27, 12203 Berlino - Ufficio distrettuale Steglitz-Zehlendorf di Berlino
Idea: progetto, luogo,
intenzione
l'intervento artistico all'interno della mediateca e della mensa/auditorium
della scuola consiste in due opere, di cui una (nella Mediateca) si presenta
in forma installativa e s'inspira al famoso pendolo di Newton; l'altra, invece,
nella mensa, si presenta come una massa sculturale rossa e amorfa.
L'argomento delle opere prende spunto dal fisico e premio Nobel Max von Laue
(1879-1960) di cui l'istituto scolastico prende il nome, nonché all'orientamento
scientifico della scuola stessa.
Attraverso gli interventi sculturali, s'interviene nelle due sedi che rappresentano
i luoghi d'interscambio e socializzazione: da un lato la nuova mediateca nel
vecchio nuovo edificio (il "Pendolo di Newton") e dall'altro, la caffetteria/auditorium
del nuovo edificio ("Red Deformation ").
Al di là delle connotazioni dei contenuti, le opere sono state concepite
per dialogare con e nella specificità architettonica dei diversi spazi
della mediateca e della mensa/auditorium.
La mediateca è una combinazione tra due piani di cui uno è adibito
a zona di lavoro appartata e tranquilla mentre l'altro, con la sua altezza di
6,5 m, funge da lounge.
Il "pendolo" si fonde con l'architettura della zona scale che conduce
alla sezione del piano superiore dedicato alla lettura e allo studio.
L'installazione "pendolo" è costituita da una fila di 7 sfere
in acciaio con superficie specchiante, sospese nell'aria e sostenute tramite
cavi d'acciaio da una semplice struttura-telaio fatta di profili rettangolari
di acciaio inossidabile. La scultura s'inspira al cosiddetto pendolo di Newton,
che serve a dimostrare le leggi della conservazione della quantità di
moto e dell'energia in un sistema meccanico.
La funzione di impatto tra le sfere è bloccata grazie ad un perno, invisibile
dall'esterno, che le unisce una con l'altra. In questo modo le sfere possano
oscillare avanti e indietro senza urtarsi l'uno con l'altra e quindi senza provocare
rumori indesiderati.
La parola latina "CONATUS" è incisa in lettere maiuscole sulle
7 sfere e può essere letta da entrambi i lati. Il termine è sinonimo
di sforzo, impegno, ricerca e impulso ad agire. Dal punto di vista filosofico,
il termine fa riferimento all'istinto interiore di ciascuno di noi a continuare
ad esistere, a conservarsi o a elevarsi a qualcosa di qualitativamente superiore.
Se si tiene conto che la scuola ha anche un orientamento linguistico-letterario,
Ia scritta sulle sfere rappresenta un collegamento essenziale tra le materie
umanistiche e quelle scientifiche.
Il riferimento alle due discipline del sapere (quella umanistica e quella scientifica)
- al rapporto dialettico tra mente e materia, è simboleggiato dall'insegna
luminosa rettangolare sottostante alle sfere del pendolo che mostra un pezzo
di cielo azzurro con delle nuvole: paradossalmente qui , da un punto di vista
della fisica, la forza di gravità non proviene dalla terra (dal basso)
che dovrebbe trovarsi normalmente sotto le sfere, bensì dal cielo (e
cioè dall'alto). Qui il cielo è sinonimo della forza etica dei
"valori alti" e quindi in questo contesto diventa anche un riferimento
concettuale alla responsabilità sociale della scuola, nel formare moralmente
lo studente e la studentessa in quanto futuri cittadini responsabili e autonomi
della comunità sociale.
Nell'ampia sala della mensa/auditorium al piano terra del nuovo edificio - un'area
addetta al ristoro e alle attività ricreative della scuola, una parte
della struttura architettonica, una delle due colonne presenti, viene utilizzata
come supporto per un intervento artistico basato su un'irritazione ottica molto
efficace.
Il colore rosso segnale della scultura "Red Deformation" funziona
all'interno dell'ampia sala come un richiamo visivo: la scultura "Red Deformation"
si protrae dall'alto dell'Auditorium/Mensa su lato destro del palcoscenico là
dove la colonna-pilastro si congiunge e quindi preme al soffitto. Il corpo rosso,
bizzarro e amorfo della scultura è una rappresentazione plastica del
concetto di conversione di energia e di entropia. Qui la deformazione di un
corpo attraverso l'applicazione di una forza esterna prende forma visiva: se
un corpo solido incontra un corpo deformabile, l'impulso si trasforma in energia
e il corpo molle si deforma visibilmente. La forma bizzarra della scultura simboleggia
il caso, la capacità di pensare in modo astratto e insolito: l'impulso
e il motore della ricerca e dello sviluppo.
Entrambi i progetti propongono agli alunni delle classi da 7 a 10 un'esperienza
sensitiva ed entrano così in dialogo con loro. L'aspetto umoristico di
entrambi i progetti stimola l'immaginazione e sfida gli alunni e gli adulti
genitori e il corpo insegnanti e a ripensare e riflettere costantemente il significato
di tali interventi.
Impliciti a entrambi i progetti ci sono la curiosità, intesa come impulso
per la ricerca e della conoscenza; ma anche la ricerca di risposte alle domande
che nascono dall'osservazione delle cose. Manipolando le costanti percettive
come la dimensione, la posizione, la prospettiva visiva, le opere qui descritte
possono essere utili a mettere in discussione le visioni abituali delle cose
che normalmente ci circondano per arrivare a prospettive sorprendenti e completamente
nuove.
Materiale
Installazione "pendolo a sfera":Dimensioni: A 260 x L 580 x P 42 cm (A=altezza; L=lunghetta; P=profondità)